Autore: Michele Visconti
Titolo: Croce e testa
CE: Giovane Holden
Genere: Romanzo
Pagine: 104
Prezzo copertina: 13.00
Trama
Roberto Russo è uno sfaccendato giovane playboy a cui piace recarsi nei night, osservare le ballerine, sceglierne una e trascorrere con lei la notte. Tra queste, la sua preferita è Michela, ragazza allegra e intelligente, sempre disposta ad ascoltarlo. Alle spalle, oltre a una carriera da agente immobiliare, ha un matrimonio finito, non senza strascichi, e una figlia. Ora vive in casa dei genitori, attingendo ai suoi magri risparmi e circondandosi di amicizie equivoche.
Una sera, mentre si trova con la ballerina riceve la telefonata della madre che lo invita con urgenza a rientrare a casa perché è accaduto un evento che coinvolge tutta la famiglia. Roberto scopre così che è scomparso il fratello Paolo, il figlio prediletto, quello con famiglia e lavoro apparentemente perfetti.
Cosa può essere accaduto? Nonostante la denuncia di scomparsa, le forze dell’ordine non hanno molto su cui basare le indagini. La mancanza di indizi anzi fa propendere per un allontanamento volontario.
Mentre Roberto cerca di riprendere il filo della sua vita, alle spalle di un meschino deus ex machina si agitano passioni, ossessioni, tradimenti e gelosie.
Recensione
“Croce e testa” è un romanzo breve ma nel quale sono presenti molti avvenimenti concentrati in poche pagine. Questa caratteristica permette al lettore di non annoiarsi mai durante lo scorrere delle pagine, poichè la sua attenzione è sempre catturata dal susseguirsi di eventi.
La scrittura di Michele Visconti è molto scorrevole e priva di inceppamenti che permettono una lettura veloce con una presentazione chiara degli eventi.
All’inizio della lettura, non ero sicura di che tipo di libro avessi tra le mani: dalla trama il protagonista viene presentato come un playboy e, per questo, mi aspettavo delle scene definibili “spinte”, o comunque che rispecchiassero questa sua caratteristica ma, ad eccezione della sola prima pagina, non si sono verificate ma anzi, il protagonista mi ha dato l’impressione di essere una persona matura.
Continuando a leggere la trama, che introduceva la scomparsa del fratello del protagonista, avevo dedotto che il libro potesse aver delle note investigative che, però, si sono verificate solo nelle ultime due pagine.
In conclusione, posso definirlo un libro di narrativa che però ha grandi potenzialità per rientrare in un genere più specifico come, ad esempio, quello investigativo.
Avrei apprezzato di più se l’autore avesse ampliato la parte finale del romanzo andando ad alimentare la curiosità del lettore nell’attesa di venir a conoscenza della soluzione del caso.
Leggendo la biografia di Michele sono venuta a conoscenza del fatto che è un geometra e questa sua professione l’avevo intuita riscontrandola all’interno della storia: sarebbe bello approfondire anche questo ambiente! Lavorandoci, sicuramente l’autore potrebbe immaginare dettagliatamente molte esperienze del protagonista accadute proprio in ambito lavorativo.
Nel complesso, Michele Visconti si presenta come un autore dalle ottime capacità che sono certa potrà affinare nel corso del tempo. Mi piacerebbe, in futuro, poter leggere altri libri dell’autore e notare come sarà sicuramente migliorato!